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Slayer - South of Heaven


Oggi vi scrivo del quarto lavoro degli Slayer; South Of Heaven, è necessario però che vi racconti della mia “collisione” con questo album.
All’incirca avevo sedici anni quando gli Slayer hanno partorito questo disco, i miei pomeriggi erano spensierati, fra giri in moto e partitelle ai videogames al Bar di paese così si faceva sera, e la sera arrivavano i “grandi”.
I grandi erano la generazione prima della nostra, ragazzi fra i 25 e i 35 anni arrivavano al ritrovo in auto, si prendevano il monopolio dei cabinati e dei tavolini e poi ad un certo punto si disperdevano per varie mete, chi andava al Pub, chi andava semplicemente in giro e così via..
Ma c’era un gruppetto che ogni volta si limitava ad appartarsi in auto, direttamente nel parcheggio del retro del Bar.
Le nostre fantasie di ragazzotti erano incredibili, chissà cosa faranno? Ci domandavamo, pensavamo a chissà quale pratica proibita; Droga?
Ne eravamo sempre più convinti, d’altronde perché appartarsi in auto, a volte per ore, se non per fare qualcosa di altamente proibito?
Una sera decidemmo di sfidare la sorte, io ed un mio amico ci eravamo messi d’accordo: li avremmo spiati e finalmente avremmo scoperto…
La sera come al solito erano tutti lì ad aspettare l’ora giusta, io ed il mio amico guardavamo con attenzione i nostri sospettati, poi ad un certo punto il gruppo dei grandi si divide, è arrivata l’ora! vediamo il segnale di intesa fra due di loro e così si avviano, scegliamo proprio loro due per la nostra missione, i due escono dal bar e si avviano nel parcheggio, entrano in auto, fuori era molto buio e quindi non vedevamo granchè, quindi ci avvicinammo, ad un certo punto però si apre lo sportello e uno dei due ci grida: Che ci fate lì fuori?
Oramai scoperti rispondo: Niente, volevamo solo vedere.
Vedere che cosa? Risponde il ragazzo, quando l’altro interviene a ci fa: Salite Và!
Incredibile, non solo avremmo scoperto che cosa combinavano i due ragazzi ma ne saremmo stati anche testimoni diretti, già pregustavamo di fare i ganzi con i nostri compagni, mentre loro erano a giocare a Flipper noi eravamo a fare chissa cosa con i “grandi”.
Una volta dentro dai sedili posteriori vediamo poco, “L’hai portata? Domanda uno di loro, Certo! Risponde l’altro e cominciano a trafficare, ma non tirarono fuori né droga né altro, stupiti come pochi vediamo che si passano una musicassetta!
Questo è Bestiale! Mettiamola subito! Dice il ragazzo al posto guida, e così introducono il nastro, dopo una partenza quasi tranquilla ad un certo punto veniamo investiti da un’onda d’urto devastante, una musica martellante sembra straripare dal modestissimo impianto dei due ragazzi, che nel frattempo si agitano come dei pazzi mimando ora la chitarra, ora la batteria, battendo i piedi imitando la cassa della batteria il ragazzo alla guida solleva un polverone nell’auto che ci acceca, la custodia della cassetta vola via e arriva sul sedile posteriore dove eravamo noi, la prendo e leggo la costolina: Slayer – South Of Heaven.
Dopo quasi un’ora scendiamo dall’auto con le orecchi pulsanti, i due rimangono invece dentro e si preparano al secondo giro, io e il mio amico non ci diciamo niente, pensavamo fossero dei drogati e lo erano davvero…….. ma di musica!
Comunque il giorno dopo mi catapultai a Firenze e comprai il disco che la sera prima mi aveva sconvolto, la sera invitai il mio amico e così come i grandi la sera prima, anche noi ci facemmo una dose di quella musica.
Nei giorni a venire ci ritrovammo regolarmente per far ascoltare questo disco anche ad altri nostri amici, disco che ancora oggi non mi stanco di ascoltare insieme a RIB.
Nel pieno successo del loro genere, e trascinatori di un target musicale, gli Slayer danno una svolta alla loro carriera e coraggiosamente si mettono in gioco con South Of Heaven.
Mentre decine di band tentano di emulare il successo di RIB, gli Slayer ne perfezionano le sfumature, un disco strabiliante che si rivelerà a distanza di tempo apprezzato da critica e fan, non fu subito capito da molti è vero, ma qui si sente tutta la potenza della band, ritmi trascinanti, un Dave Lombardo alla batteria praticamente perfetto, Riff inquietanti e veloci.
Un album che sicuramente viene considerato come uno dei migliori della loro carriera.
Non date ascolto a chi dice il contrario, se non lo avete, rimediate subito a questa mancanza per farvi anche voi una sana dose di Slayer all’ennesima potenza!Yeahh!

LATO1
South Of Heaven
Silent Scream
Live Undead
Behind The Crooked Cross
Mandatory Suicide

LATO2
Ghost Of War
Red Between The Lies
Cleanse The Soul
Dissident Aggressor
Spill The Blood




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