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Status Quo - Quid pro Quo


Sono Inglesi e sono la quintessenza del Rock n’ Roll, hanno venduto 100milioni di dischi e sono la band con più concerti Live sulle spalle, Status Quo: un nome, una garanzia.
Qui non si discute, sul classico giro di note Boogie e Blues loro ci hanno costruito 40 anni di carriera, e che carriera!
Non importa se in Italia come al solito tutti conoscono la dondolante Whatever You Want e basta, loro rimangono una band che dagli anni 60 è arrivata fino ad oggi, quante altre band ell’epoca possono vantare una carriera così?
Poche signori miei, molto poche, ma veniamo a parlare del loro ultimo disco: Quid Pro Quo.
Questo disco arriva dopo le ultime produzioni della band che non sono proprio del livello “di una volta”, le hit ci sono sempre intendiamoci e molti gioielli allungano la loro collezione, ma forse l’età cominciava davvero a farsi sentire, negli ultimi tre album si poteva avvertire un certo rallentamento su tutti i fronti..Questo fino ad oggi…
Per la prima volta la critica non ha stroncato la loro ultima fatica, Quid Pro Quo schizza in alto nelle classifiche e si scatena il R'n’R, quindici brani pescati a piene mani dalle sonorità della “vecchia scuola”, e come se avessero ancora trent’anni, eccoli che sfornano un gioiello, uno degli album migliori della loro carriera.
Two Way traffic apre questo cd, energica, ritmo che pompa duro e via! si aprono le danze! Rock n’ Roll n’You sembra un brano scritto negli anni settanta per la sua genuinità, Dust To Gold tiene bene la transizione con Let’s Rock, Rick Parfitt si scatena in questo Rock sugoso e ottimamente arrangiato, sicuramente questa è la prima perla del disco..
Traccia numero cinque: Can’t See For Looking, un pezzo Rock dal classico ritornello Quoiano, a seguire Better Tha That, qui invece ricordiamo con piacere le sonorità degli Status Quo anni 80, scanzonati e allegri.
L’atmosfera si incupisce con Movin On, un pezzo che spacca su tutti i fronti, gli Status Quo diventano un treno lanciato ad alta velocità, bellissimo incrocio di chitarre, erano anni che non ne sentivamo di così massicci, Rossi/Parfitt lavorano ancora al bancone del Rock n’ Roll e vi servono con i guanti.
Leave A Little Light On sfutta la formula infallibile degli status quo, voce di Parfitt, ricami di Rossi on guitar e un ritornello che vi rimarrà in testa: il gioiello numero tre è questa song.
Rossi e Parfitt lanciano una frecciatina anche al Country Blues con Any Way Youn Like It, passiamo a Frozen Hero, per la prima volta Rossi mi stupisce con l’idea di questa canzone, siete pronti a risalire sul treno?
Sicuramente uno dei migliori pezzi del disco, niente da dire.
Reality Cheque aggiunge ancora una perla alla collezione, Rick si lancia in uno dei suoi classici Blues da capogiro, grande pezzo!
The Winner riporta i battiti cardiaci ad un livello normale mentre It’s All About You riesce ancora una volta a stupire, credevate che i pezzi dorati fossero finiti? Nossignore, ecco una song da cantare e da accompagnare dondolando la testa e con una air guitar fra le mani…
Penultimo brano è My Old Ways dove sullo sprint finale del disco i Quo riportano i ritmi in alto con una canzoni dai sapori tradizionali, ultimo brano è In The Army Now rinnovata dagli Status Quo e sempre d’effetto anche dopo più di vent’anni.
Il cd, disponibile anche in edizione due dischi, include un Live in Amsterdam 2010.
Si chiude Quid Pro Quo e probabilmente si apre un nuovo sipario per gli Status Quo, i Live diventeranno sicuramente più infuocati con questi nuovi pezzi, ascoltarsi questo disco è come farsi una sana bevuta di Rock n’ Roll e questa è l’annata migliore…non vi ubriacate!






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