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Indica - A way Away


Una band composta di sole donne fa storcere sempre la bocca a chi segue il Metal, se con i paraocchi pensate di liquidare le Indica,lasciatemi ricordare il nostro panorama musicale femminile italiano….desolante e piatto.
Il quintetto Finlandese non è certo alla loro prima esperienza, già in passato le Indica avevano pubblicato diversi album in lingua madre.Adesso grazie ad una distribuzione massiccia, le Indica tentano di uscire dal loro paese arraggiando questo loro primo disco cantato in Inglese.
Intanto diciamo subito che in Finlandia sono una band seguita e rispettata, e aggiungo subito a seguire che le Indica non fanno Metal, gli archi e le tastiere danno un tocco particolare al sound delle Indica richiamando sottofondi di folletti e fate, tipici della loro terra.
Tecnicamente parlando le Indica non fanno certo gridare al miracolo, anzi, la chitarra di Jenny è leggermente sottotono per tutto il disco, ma nonstante questo il disco scivola via e si lascia ascoltare senza pretese.
La cantante Jonsu mostra classe e personalità, e ho gradito soprattutto i suoi interventi con il Violino che si mettono subito in mostra nella prima canzone che apre il cd: Island Of Light, la song ha una buona struttura ed è una buona apertura per il disco, si procede con la magica Precious Dark dal ritornello molto orecchiabile.
La terza song è Children Of Frost dove le tastiere sono molto imponenti, arriviamo a Lilja Lament un pezzo molto lento che regala l’atmosfera delle opere Fantasy, a seguire In Passing con il suo girettino di La La La, approdiamo a Scissor Paper Rock un pezzo che secondo me può dare il meglio di sé specialmente dal vivo, ed è in pezzi come questo che avrei preferito che la chitarra emergesse un po’ di più, mentre invece si limita a seguire il suo lavoro senza avventurarsi mai oltre la linearità.
La traccia numero sette è la traccia che da il titolo al CD, anche qui le indica ci propongono un brano tutto di atmosfera con un pianoforte di sottofondo e la sapiente Jonsu che ci lascia alla sua voce, non toccherà note altissime ma quello che fa lo fa bene eccome.
Con la traccia numero otto scendiamo come su un campo di battaglia As I If, smuove la linea presa dal cd, aggressiva e potente, anche questo è un brano che dal vivo renderà al meglio.
Straight And Arrow è sicuramente una delle migliori song del disco, oltre ad essere anche la più veloce.
La penultima canzone ci riporta sulle atmosfere dei folletti, dove nella seconda parte il violino di Jonsu gronda tristezza e atmosfera, unito alle tastiere qui non troppo invadenti.
L’ultima è un pezzo bonus; Outside In, che chiude degnamente il disco.
Sicuramente in Italia le Indica troveranno le porte chiuse, sono troppi a credere che il Rock siano solo note veloci e A Way Away contiene troppe “lente” per queste persone, ma è anche vero che le vendite materiali da noi sono minime per tutti i dischi, visto che il 90 per cento delle persone scarica quintalate di mp3 senza sapere nemmeno cosa ascolta, quindi personalmente ritengo A Way Away un buon disco, e sicuramente non mancherò i lavori futuri della band.
Il disco è uscito anche in un elegante Box con uno speciale dvd che raccoglie il videoclip di Island Of Light, In Passing, Straight and Arrow, inoltre contiene I brani Scissor Paper Rock e Straight and Arrow eseguiti dal vivo, un report sulle varie esibizioni della band, un incontro con la band durante la registrazione del disco e alcuni Outtakes, oltre varie apparizioni live. Alla fine abbiamo un box confezionato con cura, i video sono molto belli, cose che noi in Italia non riusciremo mai a fare.
In conclusione per me un buon disco.

 

 

 


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