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Artisti Vari - Monsters of Heavy Metal


Monsters Of heavy Metal mette (e rimette) sul palco vecchie glorie del Metal, a gruppi conosciuti si affiancano gruppi che non hanno mai decollato in pieno, da questa orgia di Metal celebrata in Germania nascono due DVD che testimoniano l’evento.
Più di 30 band si sono alternate sul palco dando (o meglio dire, cercando) di dare il meglio di se, purtroppo il risultato è veramente deludente, molti gruppi non sono più all’altezza dei loro giorni passati, come se non bastasse molte band si presentano sul palco agghindati come lo furono più di 20 anni fa, ma i chili di troppo (in alcuni casi veramente abbondanti) rendono questa scelta ridicola e totalmente inutile.
Alcuni nomi regnano supremi e regalano un buon revival sul palco, ma vediamo insieme qualche nome per capire di chi stiamo parlando.

Iniziamo con i Motorhead e la loro DR. Rock, gli inossidabili aprono questo DVD con una buona partenza, a seguire il compianto DIO con la sua Rainbow In The Dark lascia prevedere un grande show.
Entrano in scena i Twisted Sister con Burn In Hell e la mitica We’Re Not Gonna Take It ed è il rock!
Una mitica sorpresa attende gli intenditori, parliamo degli Hanoi Rocks che con la loro Tragedy e Up Around The Band fanno salire l’adrenalina sul palco, Michael Monroe appare in formissima nonostante il tempo trascorso e si conferma con un front leader dalle palle quadrate.
Proseguiamo con gli Uriah Heep con Bird Of Prey cha fanno come al solito la loro figura, approdiamo ai Saxon con Killing Ground e a seguire gli indimenticabili Dokken con Breaking The Chain.
E’ il turno degli YET con Dirty Girls e il carismatico Sebastian Bach che si esibisce in Big Guns.
Gli UDO hanno due song a disposizione, Man E Machine e Thunderball, a mio avviso una sarebbe stata più che sufficiente.
Quattordicesima traccia troviamo Bitch con Live For The Whip e qui nonostante il brano sia valido la performance della band è veramente sottotono, arriva l’ora dei marpioni Krokus con Rock n’ Roll Tonight validissima band che mantiene intatta l’energia che da sempre li caratterizza, sicuramente una delle migliori band presenti all’evento.
Sale sul palco Rik Emmerett (Triumph) con Magic Power e a seguire troviamo i Candlemass con Black Dwarf.
Nella parte finale troviamo Axel Rudi Pell con Call Her Princess con un’energica performance e subito dopo è il turno degli Overkill con Necroshine.
Tocca ai Death Angel e la loro Kill As One, in coda troviamo gli In Flames con My Sweet Shadow e chiudono il primo DVD i Magnum con Kingdom Of Madness.

Passiamo al secondo DVD dove tocca agli Helloween aprire lo show con Future World, purtroppo minata da una performance deludente e di ben lunga lontana dal loro standard, dopo questa partenza fallosa passiamo agli Stratovarious con Phoenix per poi tornare al Rock “old school” con i Twisted Sister con I Wanna Rock e The Price. Tornano i Motorhead con Stay Clean e ritroviamo i Saxon con Heavy Metal Thunder, a seguire DORO con la famosa All We Are.
Rientrano in scena i Krokus con Long Stick Goes Boom e American Woman.
E’ il turno dei Sodom con The Saw is the Law e subito dopo ritroviamo Sebastian Bach con Youth Gone Gild.
Una gradita sorpresa la fanno i Foreigner con Urgent e Hot Blooded, passiamo a Vicious Rumors e la loro Six Stepsister, andiamo avanti con i Candlemass con Smarithan.
Ci avviamo all’ultimo quarto del DVD e troviamo gli Exciter con aggressor, Six Feet Under con Feasting on The Blood of The Insane, Flotsam and Jetsam con Secret Square e i grandi Armored Saint con Can U Deliver.
Il palco subisce un terremoto con l’entrata in scena dei Raven, i due fratelli regalano Live At The Inferno, devastanti e incredibili.
Ultime due song Jag Panzer con Iron eagle e i Destruction con Soulcollector.
In definitiva; a parte alcune performance degne di nota, il resto delle band appare decisamente sottotono e in alcuni casi totalmente incapaci di risvegliare il Metal che è in loro.
Vedere i Krokus, gli Hanoi Rocks i Raven e altre band pompare ancora Metal al massimo è soddisfacente, ma il resto della ciurma annega senza possibilità di salvarsi.
Se proprio non resistete dategli uno sguardo.

 



 



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